‘Ndrangheta: 5 arresti per un duplice omicidio di 18 anni fa
Ci sono cinque arresti a Cosenza per il duplice omicidio avvenuto 18 anni fa in cui persero la vita Benito Aldo Chiodo e Francesco Tucci e fu ferito Mario Trinni.
Infatti, dalle prime ore della mattina del 16 novembre la DIA di Catanzaro ha messo in atto un’operazione contro cinque persone ritenute responsabili degli omicidi del 9 novembre 2000. Le persone verso cui è stato emesso il provvedimento restrittivo sarebbero soggetti di spicco della criminalità organizzata di etnia nomade.
Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Catanzaro, quale esito di indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro dottor Nicola Gratteri e dal Sostituto Procuratore dottor Camillo Falvo.
Per gli omicidi del 2000 fu già condannato Francesco Bevilacqua, detto Franchino di Mafalda che, secondo quanto riferisce la DIA, all’epoca dei fatti capo degli zingari di Cosenza. Divenuto poi collaboratore di giustizia, fin da subito svelò tutti i retroscena del delitto, rivelando i nomi di tutti i partecipi all’azione, le modalità di esecuzione e il movente, da ricercare nel mancato rispetto, da parte di Chiodo, dei patti stretti dai nomadi con l’allora gruppo confederato Lanzino-Cicero circa la spartizione dei proventi di alcune attività illecite precluse agli zingari (estorsioni, usura e traffico della cocaina).
Successive dichiarazioni di altri collaboratori di giustizia, raccolte di recente e dettagliatamente riscontrate dagli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, hanno permesso di acquisire ulteriori elementi di prova nei confronti degli odierni arrestati, tali da consentire alla DDA di richiedere ed ottenere dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro il loro arresto.
Per portare a termine l’azione omicida, consumatasi a Cosenza in via Popilia, nel tardo pomeriggio del 9 novembre di 18 anni fa, venne utilizzato dai sicari, oltre ad una pistola Beretta, anche un fucile mitragliatore di tipo Kalashnikov. Dalla ricostruzione investigativa dell’episodio, si è accertato che sull’autovettura Lancia Thema utilizzata per l’agguato, e rinvenuta poi sepolta nel cantiere della De.MAR Costruzioni di Sergio Perri (rimasto poi ucciso in un agguato di stampo mafioso unitamente alla moglie il successivo 17.11.2000).
Il provvedimento restrittivo eseguito in data odierna ha attinto, oltre a Luigi Berlingieri e Fiore Abbruzzese, partecipi del gruppo di fuoco, anche A.A. cl. 70, in quanto ritenuto mandante, unitamente a Francesco Bevilacqua, dell’azione di fuoco, S. M. e B.C., che, con riferimento all’omicidio, si erano occupati, il primo del trasporto dei killers al luogo di partenza dell’azione, ed il secondo del loro recupero dal luogo ove venne interrata l’auto utilizzata per l’agguato.
L’odierna operazione della DIA si colloca in una più ampia strategia investigativa da tempo avviata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, con il conferimento alla DIA di Catanzaro di varie deleghe d’indagine, finalizzate a per far luce su una serie di omicidi verificatisi su Cosenza dal 1999 al 2004.
Le attività investigative, condotte nel tempo con il coordinamento della Procura distrettuale, hanno consentito, anche mediante la valorizzazione delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, doverosamente e minuziosamente riscontrate nei minimi dettagli, di portare a termine varie fasi dell’operazione convenzionalmente denominata Terminator (1-2-3-4), con l’individuazione dei responsabili di 12 episodi fra omicidi e tentati omicidi.